FORME D’ANIME
Petrarca scriveva “…d’età florida e dalla forma del corpo sublime…”. Intendeva dire che l’apparente bellezza esteriore non è mai fine a se stessa e non sorprende constatare che dietro all’incantevole fragilità dell’apparenza c’è uno spirito unico e l’eterna meraviglia dell’anima. Il rapporto tra esteriorità e interiorità si configura quasi come un atto allusivo e perenne. Quel corpo per me non cessa mai di appartenere a una donna: non diventa un oggetto tridimensionale con una sua capacità di assorbire o riflettere o respingere la luce, ma va con delicatezza protetto e rimane comunque legato a quel qualcosa unico di ognuno di noi, che non si vede come una gamba, un seno o una natica, ma che racchiude tutto.
"Se Dio mi desse un pezzo di vita, mi vestirei in modo semplice, e prima di tutto butterei me stesso in fronte al sole, mettendo a nudo non solo il mio corpo, ma anche la mia anima." Gabriel Garcia Marquez